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Moto mia ma quanto mi costi?

Oggi vorrei parlarvi di una delle principali ragioni/credenze che spingono le persone potenzialmente appassionate alle moto, a non avvicinarsi a questo fantastico mondo: i costi.  Tutto ruota intorno ad un’affermazione piuttosto scontata:

La moto è un mezzo costoso

Lungi da me cercare di dimostrare il contrario. Sarebbe impossibile sul piano prettamente numerico. La moto è un mezzo molto costoso ma, e questo è altrettanto vero, è un mezzo che vive di controsensi. Un motociclista appassionato si diverte anche quando piove, quando fa freddo, quando ci sono curve e tornanti impegnativi. Questo perché la moto è, a differenza della macchina, un mezzo estremamente più “intimo” e personale. L’esperienza di guida cambia così tanto da rendere ogni esperienza unica. Un cambio gomme, per un motociclista, diviene un momento di assoluta criticità paragonabile all’appuntamento che le donne prendono con il loro parrucchiere.

Una moto costa, mediamente, 2.500 – 3.500 euro all’anno tutto incluso (assicurazione, bollo, rifornimenti, etc…). Stiamo parlando di un 750 sportivo (230Km di autonomia) , guidato da un ragazzo di 25 anni, tutti i giorni dell’anno. Il costo è, in gran parte, fatto lievitare da un’assicurazione che si conquista circa il 70% del peso della spesa se confrontato con le altre tipologie di voci (accessori, manutenzione, etc…).

Questo costo, però, è comprensivo di un valore intangibile: il benessere. Il motociclista gode nel guidare un mezzo in cui può ritrovarsi e questo avviene tanto in una strada assolata, quanto nella difficoltà di una città trafficata e sommersa dalla pioggia. In sostanza il costo è compensato di un piacere che, diciamoci la verità, in macchina non si prova quasi più se non andando fuori città o in tarda notte, quando le strade sono deserte e i semafori lampeggianti.

Ma si possono abbattere i costi?

Nel mondo motociclistico, ad eccezione del ramo assicurativo (vera spada di Damocle), i costi ormai oscillano in tutte le direzioni. I prodotti più anonimi e commerciali, che garantiscono una qualità discreta, sono accessibili a tutti. Il prezzo poi può salire fino a pagare un paio di guanti circa 1000 euro. Una spesa forse eccessiva ma che garantisce che le vostre mani siano salve anche superati i 150 chilometri orari mentre correte in pista. La vostra sicurezza ha un prezzo che dovete stabilire voi!

Gli abiti da pioggia sono la stessa cosa. Avete il nylon: poco costoso, assolutamente protettivo dall’acqua, che si trasforma in una camera per farvi sudare non appena avete chiuso metà cerniera.

Poi c’è la cordura. Apparentemente spacciata per impermeabile, in realtà parzialmente impermeabile perché tollerante ad un’elevata colonna d’acqua e poi…poi diventa come latte e pan di stelle. Una pappetta umida.

Ingine c’è il goretex. Impermeabile, salvo conche d’acqua stagnante nelle pieghe della giacca, e traspirante. Bello vero? Il tessuto più costoso ma, con una grande resistenza e durabilità.

Ma il paradosso è quando si è principianti, nell’auspicare un risparmio e per la poca esperienza, si finisce per commettere degli errori madornali. Si comprano prodotti appena discreti, si è costretti a ricomprare abiti con, però, una qualità superiore. Insomma, si spende il doppio. Non fatevi intimorire dalle spese. Basta una buona pianificazione e l’intelligenza di ricordare che nessuno vi regala niente. Un investimento iniziale sull’attrezzatura e l’accortezza nell’utilizzo vi faranno risparmiare soldi. Non lasciatevi intimorire quindi e ricordate che nessun’auto (o quasi nessuna) potrà regalarvi quella sensazione di libertà che una moto può darvi anche solo accendendo il motore.

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