La corsia di emergenza è spesso usata da motociclisti e automobilisti per saltare code di traffico ma cosa dice la legge e quando è possibile “usarla” fuori dal contesto dell’emergenza?
L’articolo 176 del codice della strada regolamenta il rapporto tra pilota e corsia di emergenza. Un connubio importante per evitare multe, incidenti ed infrazioni gravi. Tuttavia il comma 4 spiega che:
In caso di ingorgo è consentito transitare sulla corsia per la sosta di emergenza al solo fine di uscire dall’autostrada a partire dal cartello di preavviso di uscita posto a cinquecento metri dallo svincolo.
Ovviamente questo non significa: guidare regolarmente sulla corsia di emergenza come vediamo fare a molte moto e a molte auto ma allora perchè questa pratica viene eseguita?
Alcune interpretazioni sull’uso (errato) della corsia di emergenza da parte dei motociclisti.
Ci sono 3 modi per far fronte ad un’autostrada molto trafficata:
- il primo è di rimanere dove si è sfidando le manovre degli altri veicoli;
- il secondo è di cercare di uscire dal traffico svicolando tra le auto;
- il terzo è di superare quell’ingorgo temporaneo attraverso lo sfruttamento della corsia di emergenza.
Partendo dal presupposto che l’impiego della corsia di emergenza per superare traffico è pratica irregolare, bisogna precisare alcune cose.
Molti motociclisti, quando viaggiano nel traffico, hanno il desiderio di mantenere una certa distanza dalle auto che hanno sia davanti che dietro: questo è dovuto soprattutto alla ridotta capacità frenante rispetto all’automobile, unita alla grande quantità di autoveicoli.
Il mantenimento della distanza è pressoché impossibile (provare per credere), in quanto in condizioni di traffico, la maggior parte dei veicoli tenterà sorpassi (alcuni anche azzardati) pur di “andare avanti”. Ciò avviene spesso senza l’utilizzo dell’indicatore di direzione ma, soprattutto, riducendo sensibilmente la distanza che c’è tra la moto e il veicolo successivo e/o precedente.
Di conseguenza il motociclista avverte come insicura la posizione che si è venuta a creare e tenterà di cambiarla.
Svicolare
Lo svicolare è una pratica che, nel traffico soprattutto, può davvero mettere a rischio l’incolumità di più persone. Le moto hanno la capacità di effettuare sorpassi passando tra due auto parallele, rischiando davvero di creare condizioni di pericolo. Capite perfettamente che il passaggio tra auto che viaggiano tra gli 80Km/h e i 130 Km/h è a dir poco un azzardo se non direttamente una stupidaggine, soprattutto in condizione di forte traffico.
Utilizzo (improprio) della corsia di emergenza
L’impiego della corsia di emergenza, generalmente, viene utilizzato per “superare” la zona di traffico alla ricerca di uno spazio più ampio in cui marciare. Contrariamente a quello che si pensa, viaggiare in moto nella corsia di emergenza non è “piacevole” per le seguenti ragioni:
- Nella corsia di emergenza spesso si trovano detriti di veicoli se non addirittura pezzi di copertone.
- La corsia di emergenza è una corsia più stretta nella quale si immettono altri veicoli senza preavviso.
- Nella parte sinistra generalmente c’è un guardrail che è in grado di tranciare di netto gli arti di noi motociclisti.
L’impiego irregolare della corsia di emergenza è quindi certamente una facilitazione per molti piloti di auto e moto ma i più coscienziosi sanno perfettamente andrebbe evitato e che il suo utilizzo è limitato alla ricerca di una zona più sicura nella quale guidare.
Con questo, ovviamente, non voglio assolutamente sponsorizzare questa pratica ma semplicemente illustrare alcune delle ragioni più comuni dietro questo gesto.
La conclusione
Se tutti noi fossimo più “educati” sulla strada, non ci sarebbe bisogno di queste manovre né da parte di automobilisti, né da parte di motociclisti. La corretta distanza e la velocità corretta in condizioni di traffico intenso diventano essenziali, come lo diventano anche l’impiego delle frecce.