ITA-AUS24: poche ore alla partenza

Mancano poche ore alla partenza e devo ammettere che questa estate è meno “vibrante” delle altre. Ci sono arrivato stanco ed il tempo è volato: l’euforia del viaggio non è cresciuta come avrebbe dovuto e c’è anche dell’altro di cui voglio parlarvi.

E se fosse cambiato qualcosa?

Viaggiare in moto è diventato più complicato, più “faticoso” e molti di voi staranno pensando “grazie, stai invecchiando pure tu!“. Avreste ragione ma la verità è anche che la mia BMW ha il tubolare leggermente storto a seguito di un incidente e sulle lunghe tratte si assume una posizione sbagliata e, guarda un po’ caso, i dolori appaiono sempre lì, sempre nella stessa parte del corpo.

Potreste pensare “cambia il tubolare!” e avreste ragione ma quest’anno ho dovuto innanzitutto cambiare i dischi e il costo non è stato basso. Questo mi ha spinto a valutare di fare un viaggio ibrido.

Bolzano-Innsbruck

Bolzano e Innsbruck: perfettamente collegate da una ferrovia

L’idea è quella di fare la tratta Bolzano-Innsbruck in treno: due ore di viaggio con qualche decina di euro e girare Innsbruck senza fretta. Però ci stiamo pensando bene perchè Innsbruck è davvero piccola e l’idea di muoversi liberamente potrebbe essere un vantaggio.

D’altro canto andare ad Innsbruck in moto richiede più o meno lo stesso tempo, con un consumo di benzina, il pagamento del vignette austriaco ma anche del pedaggio (questo per andata e ritorno).

Sono 120 Km: un viaggio sostanzialmente leggero. Ci penseremo e adotteremo la soluzione che riterremo migliore. La moto sarà preparata per accogliere sia i miei bagagli che quelli di Priscilla.

Innsbruck: imparando dall’Olanda

Quelle famose 13 ore di viaggio pressoché continuate per arrivare in Olanda mi hanno confermato ciò che già sapevo: il viaggio deve essere un piacere e non un tour-de-force. L’idea di arrivare ad Innsbruck dall’Italia è anti-economica rispetto al treno, soprattutto se per ragioni di tempo si decide di non andare in altre parti. Bisogna fare in modo che il viaggio sia sempre sostenibile, gradevole e che non arrivi mai a “devastare” il corpo del motociclista.

In Olanda, quando arrivammo a destinazione, ero così a pezzi che per giorni ho avuto dolori sparsi e camminare per decine di chilometri diventò complicato e poco piacevole. Ho ricordi confusi di quelle giornate, mentre ho mantenuto ricordi più vividi dei giorni seguenti.

Non resta altro che…

Non resta altro che predisporre i bagagli e di questo parleremo con un apposito post perchè il caldo e la tipologia di viaggio potrebbe farmi propendere per un’attrezzatura leggermente diversa dal solito. Vediamo…

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