ITA-AUS24:attrezzatura

È arrivato il momento di parlare dell’attrezzatura per il viaggio che, certamente, non si distaccherà molto da quanto utilizzato nel 2023. Ma potrebbe essere anche un viaggio ibrido, in parte in moto e in parte in treno e questo fa sorgere alcune difficoltà.

L’attrezzatura di base si compone di:

  • Doppio baule laterale
  • Borse interne per il trasporto agevole del bagaglio
  • Marsupio portafortuna della Francia

Niente giacca

Qui a Roma siamo passati da allarme giallo per temperature estreme ad allarme arancione per temperature estreme e ieri allarme rosso per temperature estreme. Se andiamo avanti così facciamo tutti i colori: indossare la giacca potrebbe diventare molto problematico. La giacca è un indumento veramente utile: tasche, zip che aprono prese d’aria, tuttavia ha molti contro. Il primo è che la giacca, quando si bagna, si asciuga molto lentamente. Le giacche di tessuto tecnico (ad es.: il drystar) costano un occhio della testa e, detto tra noi, non sempre fanno miracoli. Se volessimo fare un bilancio potremmo dire:

PRO

  • Tasche
  • Protezioni
  • Flessibilità nella gestione delle temperature

CONTRO

  • Inadatta a temperature alte
  • Ha meno protezioni di un’armatura
  • La devi sempre portare con te

L’armatura ha un enorme vantaggio: la puoi lasciare nel bauletto in quanto, generalmente, ha un costo irrisorio rispetto ad una giacca. Facciamo un caso abbastanza palese:

Armatura GES: 60 euro.

Include protezioni per avambracci, braccia, spalle, schiena, petto, torace.

Il costo di 60 euro non può essere nemmeno paragonato a quello di una giacca seppur di media fattura. Un esempio è la giacca Alpinestars Andes V3, amata da molti motociclisti di moto-turismo.

Giacca Alpinestars AndesV3: 238 euro.

Include fodere, zip, tasche e protezioni parziali per un viaggio confortevole in tutte le condizioni.

Ed è proprio quel in tutte le condizioni che dovrebbe farci riflettere. Agosto è diventato un mese dalle temperature realmente estreme: 40-50 gradi non sono una cosa da poco per un viaggiatore. Così come per gli acquazzoni che sono violenti e, in ogni caso, t’impediscono di viaggiare sereno.

Io mi sono trovato in condizioni molto difficili sia con le giacche sia con l’armatura e alla fine l’armatura l’ho sempre preferita ad eccezione di una situazione: il freddo. In Francia, sul Frejus, fui colto da quel famoso nubifragio e la condizione termica è così tanto precipitata da farmi davvero odiare quel tratto.

Infine c’è stato il delicato problema dell’abbattimento termico che ha portato in appena 20 minuti al temperatura da 23 gradi a 14

Era un’estate diversa: non avevamo ancora tutte le bombe d’acqua, i nubifragi, il calore estremo che abbiamo oggi. Quel viaggio fu molto istruttivo, perchè l’armatura si rivelò adeguata e inadeguata allo stesso tempo.

In viaggio dopo la tempesta

Sapevo che se fossi caduto in condizioni normali non mi sarebbe accaduto nulla di serio a livello ma sapevo che non mi stava proteggendo dal freddo. Sapevo, però, che si sarebbe asciugata in pochissimi minuti al sole mentre la giacca mi sarebbe rimasta appiccicata alla pelle per ore.

Sembri un “Power Ranger”

Davanti ad un ascensore un bambino si gira e mi vede con l’armatura: sei un supereroe? La mamma sorride, dico di no e dico che è la mia speciale protezione per la moto. Ragazzi, i bambini hanno un rapporto speciale con moto e motociclisti: sono curiosi, non c’è niente da fare ed io adoro la loro meraviglia. È genuina, divertita, interessata, molti di noi l’hanno persa crescendo, che peccato.

In molti mi chiedono, quando si parla di viaggi, come mi senta all’idea di esser visto con un’armatura e la mia risposta è che non m’importa proprio nulla di quello che pensano le persone. Ma secondo voi, posso dedicare spazio a questo pensiero? Riflettete un secondo: ci sono forse quelle persone mentre l’anteriore chiude, la moto va giù e io mi trovo a gestire una caduta? Posso decidere in base a questo cosa sia meglio per me e la mia salute? A ciò che pensa la gente nel vedere una persona con un’armatura da moto?

In viaggio siete voi, la moto e, nel caso, il passeggero. Poi ci sono le altre auto, la natura, le condizioni stradali, etc… Dovete pensare a queste cose, non a quello che la gente pensa di voi. Tanto più che arrivati a destinazione l’armatura viene lasciata nel bauletto (state lasciando un valore complessivo di 30 euro) e girate i luoghi senza.

Ma si suda con l’armatura? E quando invece fa freddo?

Ovviamente sì: a 50 gradi se non sudate siete alieni! Si suda sulla schiena perchè la protezione alla colonna vertebrale fa il suo lavoro. Si suda sui pettorali perchè le protezioni vi proteggono per bene, però in movimento siete molto esposti all’aria (e non è sempre un vantaggio). I miei consigli sono:

  • Sempre indossare un fazzoletto al collo: sempre, perchè l’aria al collo vi crea dolori durante il viaggio e un fazzoletto vi protegge senza impedire al flusso d’aria di accarezzarvi.
  • Se temete la pioggia, portate una giacca a vento richiudibile da lasciare nel bauletto: quelle da poche decine di euro. Vi aiuterà ad affrontare cambi di temperatura repentini.

Questi due accorgimenti sono importanti, potete fare anche a meno della giacca a vento richiudibile se avete la certezza che la temperatura sarà costante e non impatterà sul viaggio ma non potete fare a meno del fazzoletto: con l’armatura il collo è completamente scoperto e non va bene.

Un viaggio ibrido: un po’ moto e un po’ treno

Fare i bagagli per un viaggio ibrido è complicato: l’arrivo a Bolzano è in moto ma il passaggio ad Innsbruck sarà in treno per ragioni di costi. Non sono ancora certo di questo ma devo chiaramente organizzarmi e farmi trovare pronto. Il fatto che il viaggio sia ibrido rende tutto più complicato perché significa che dovrete tirare fuori i bagagli e trasportarli a mano fino alla stazione e dalla stazione fino alle zone di pernotto. Il bagaglio dovrebbe essere quanto più leggero, trasportabile ed ergonomico possibile e questo fa vertere la scelta sugli zaini. Inizialmente ammetto di aver preparato tutto a base di “sacche a mano” ma immaginate di muovervi per venti minuti in una città in cui piove con una sacca a mano nemmeno troppo leggera. Ad esempio: i nostri alberghi distano 30 minuti a piedi dalle stazioni che sono niente in condizioni normali ma con la pioggia e i bagagli possono diventare un fastidio.

Viva gli zaini!

Ecco perché alla fine mi sono orientato verso gli zaini che sono (e saranno sempre) utili compagno di viaggio.

La borsetta tutto a sinistra rimarrà in moto vuota: contiene le scarpe da ginnastica. Partirò e farò il viaggio con gli stivali Alpinestars Soho, al mio arrivo farò un cambio scarpe che mi permetterà di viaggiare in modo più confortevole per il resto dei giorni.

Lo zainetto morbido al centro contiene delle giacche. Tutto il materiale è particolarmente compatto e pieghevole. Lo zaino diventa microscopico una volta chiuso nella sua custodia.

Lo zaino Alpinestars è stato compagno di mille avventure ed è un prodotto davvero eccellente. Ci sono vestiti per la settimana, il materiale elettronico e tutto il necessario per fare una vacanza tranquilla.

È tornato lui: il marsupio francese!

Il marsupio della Kappa è il mio compagno di viaggio storico!

Ok, molti di voi potranno ritenere che il marsupio sia démodé ma la verità è che è uno strumento geniale: utilissimo, comodo, meravigliosamente progettato e lui…lui…è il mio compagno di viaggio da sempre!

Ha fatto con me il viaggio in Francia, il mio primo viaggio. Ha affrontato ogni condizione climatica: dal caldo a 50° alla neve e ai nubifragi. Sono così affezionato a questo piccolo oggetto!

Io non lo so se alla Kappa, quando lo hanno prodotto, si sono resi conto della bellezza di questo oggetto: ok, forse bellezza no ma vi assicuro che è di una comodità disarmante.

Lasciate però che vi spieghi perché non ho portato quello stagno: l’anno scorso, quando ho viaggiato con quello stagno, mi sono sentito più tranquillo in caso di pioggia ma nelle escursioni a piedi è stata una vera croce: faceva sudare a livelli incredibili. Quest’anno ho deciso di affidarmi ad uno strumento più tradizionale ma comunque impagabile.

Perché le doppie scarpe?

Essenzialmente le doppie scarpe (da viaggio e da ginnastica) per tre ragioni:

  1. Per la sicurezza. Le scarpe da ginnastica hanno una resistenza all’impatto fortemente ridotta. Sicuramente è superiore alle scarpe in tela ma non presentano alcun rinforzo o garanzia per il piede e la caviglia. Questo è un problema e fatevelo dire da uno che, in più occasioni, ha avuto modo di sperimentare gli effetti “con” e “senza” gli stivali.
  2. Per la pioggia. Mi è capitato di fare un viaggio e chiuderlo sotto la pioggia torrenziale; arrivato in albergo ero interamente fradicio (a livelli incredibili) e asciugare le scarpe è stato oggettivamente un problema. Da quel momento mi sono ripromesso di viaggiare con gli stivali e camminare con le scarpe da ginnastica.
  3. Per la comodità. Benché molto confortevoli, gli stivali Alpinestars Soho sulla lunga mi fanno male alle ginocchia. Non sono stivali ammortizzati e usarli come scarpe da passeggio non mi è possibile.

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