L’arrivo a Bolzano è stato meno faticoso del previsto ma ho comunque incontrato traffico. Più che altro mi lascia basito il numero di cantieri mobili per svolgere attività di manutenzione stradale che sarebbero potute esser svolte prima. Bando alle ciance, parliamo di Bozen!
Bolzano è una città curiosa: si snoda attraverso una via commerciale in cui è possibile scorgere anche parte dell’architettura tipica degli edifici storici.
La piazza più importante è senza dubbio Piazza Walther che apre meravigliosamente sul Duomo di Bolzano.
Piazza Walther è considerata il salotto di Bolzano. Qui si svolge il Mercatino di Natale di Bolzano e molte altre manifestazioni quali il Mercato dei Fiori e la Festa della città. Vicino e sulla piazza si trovano diversi locali tra i quali il Grifoncino e lo Stadt Cafe Città. In mezzo alla piazza si trova la statua di Walther von der Vogelweide (ca. 1168 – ca. 1228). Il celeberrimo minnesinghero molto probabilmente era originario di maso “Vogelweiderhof”, nella palude di Laion di fronte a Castel Forte a Ponte Gardena in Valle Isarco.
Se volete prendere un caffè in un posto chic sedete ad uno dei bar della piazza e godrete di un ottimo servizio e di un’ottima vista. Io invece ho preferito proseguire con la mia gita frugando nel Duomo.
Il Duomo è anche chiamato chiesa di Santa Maria Assunta (in tedesco Dom Maria Himmelfahrt, Bozner Dom o anche Propsteipfarrkirche Bozen). All’interno troverete opere pregevoli in legno oltre alle reliquie di santi e uomini di chiesa. La struttura è quella tipica dello stile gotico con molte rivisitazioni causate dai continui lavori di restauro. Merita la visita e merita un dettaglio persino il portone che accoglie i fedeli.
Lasciato il Duomo è stato il momento di una granita gigante (io sono un amante), bevuta nel piccolo cortile adiacente in una calma ultronea.
Ma cosa fanno i tedeschi?
Mi piace perdermi nelle città: così ho imboccato un parco per mescolarmi con gli abitanti (cosa difficile considerando il marsupio turistico).
Il parco è meraviglioso e si apre su una vallata che mette una pace incredibile. Sono a pochi passi dal Monumento della Vittoria e così vado a visitarlo.
Il Monumento alla Vittoria fu inaugurato il 12 luglio 1928, anniversario della morte dell’irredentista trentino Cesare Battisti, due anni dopo la posa della prima pietra.
L’architetto del Monumento, Marcello Piacentini (Roma 1881–1960), è uno dei protagonisti assoluti della scena architettonica italiana nella prima metà del Novecento.
L’ingresso è gratuito!
Etnie
Mentre vi scrivo due ragazzi si stanno menando, credo per amore ma in ogni caso mi devo spostare. Eccoci, in questa città ci sono un numero pazzesco di arabi, indiani oltre che tedeschi ed italiani. È decisamente una città multi-etnica. Sto scrivendo sotto ad un albero molto grande nel parco e nel giro di dieci minuti sono arrivati due tedeschi, tre arabi, un indiano. A Bolzano non ci si annoia, però questo significa che, almeno in apparenza, è una città inclusiva.
La cena
Direi che il logo dice tutto. La stube Paulaner è un’istituzione e, oltre a trovarsi in uno dei locali storici di Bolzano, è una delle più note birrerie al mondo. Ovviamente la mia cena non poteva che cadere in tale luogo.
Cominciamo dalla birra: la loro originale è sempre PERFETTA! Ho ordinato un piatto di gnocchetti tirolesi (di cui sono ghiotto), i celebri Tiroler Spinatspätzlen.
In question posti c’è sempre il “cameriere esperto” che è quello più navigato e più “sciolto” nel gestire le varie situazioni.
Ho mangiato così bene!!! Lo raccomando!
Bilancio della giornata
Vi ho omesso un dettaglio: stavo per lasciarci le penne. Un furgone si è spostato mentre ero nel suo cono d’ombra, fortunatamente sono riuscito a scartare l’ostacolo. Vi starete chiedendo perché lo sto scrivendo ora; perché è stata una gran giornata, trascorsa nel bello e nel buono ed è valso anche il rischio.
Bolzano è una città a misura d’uomo, ben tenuta, benestante, con una suona moda e un suo sviluppo sociale molto ben definito. Vale la pena visitarla (anche in inverno)
Domani sarà una giornata sfidante: chissà cosa accadrà.