Italia-Svizzera: prime considerazioni sul viaggio

Mancano poco più di 10 giorni. I chilometri sono tanti, forse troppi. L’umore è teso, Gli alberghi non sono ancora tutti prenotati e il tragitto è ancora “in forse”. Con questo spirito ci accingiamo a partire…forse.

Come avevo scritto la scorsa volta, partire in due in moto, per un viaggio del genere è quasi una follia. I chilometri sono veramente troppi, stiamo verificando l’effettiva fattibilità della cosa. Non possiamo trascorrere 8-10 ore in moto per 8 giorni filati: primo perché credo di non avere la resistenza giusta e secondo perché rischiamo di vedere poco o niente.

L’altro giorno stavamo pianificando il tratto che da da Thun porta a Berna. Alberghi costosissimi dove anche il parcheggio interno ha un costo spropositato. Quando sono andato in Francia, erano gratuiti. Qui si parla di prezzi che oscillano dai 12 ai 30 euro a notte. Chi pensa che gli Svizzeri siano un paese ospitare forse dovrebbe aggiungere al pensiero la seguente frase “…sì, ma lucrano anche sull’aria che respirate”. Ovviamente non parlo di alberghi-baita il cui posto auto è una risorsa limitata. Parlo anche di grandi hotel che di parcheggi ne hanno veramente troppi.

La tassa per il soggiorno, di cui i romani si sono lamentati, è alta e varia da albergo ad albergo (provare Booking per credere). In poche parole la Svizzera è veramente un paese per ricchi ed io sto per donare uno stipendio a questo viaggio.

Le liti vanno meglio, siamo passati ad una sorta di guerra fredda dopo che lei, avendo messo in rapporto le ore di viaggio con i chilometri, ha capito meglio quello che le dicevo  quando le parlavo della reale fattibilità del percorso. Ma cosa sta succedendo di preciso?

Sta succedendo che il percorso panoramico del sito MySwitzerland.com (giustamente) è un po’ troppo panoramico e quindi ti fa fare in 4-5 ore quello che potresti fare in 1-2. Ovviamente, oltre al dispendio di carburante (che non è un problema, intendiamoci), c’è la perplessità di fare troppi pochi chilometri per le mete prefissate. Domani sera ci sarà un’altro incontro, o forse dovrei dire match, per capire come chiudere le prenotazioni.

Incrociate le dita.

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