L’altra sera stavo tornando a casa. Venendo da fuori Roma, man mano che mi avvicinavo al raccordo, mi sarei aspettato un’illuminazione migliore fino a quando, quasi con vero stupore (perché ormai non mi stupisco di nulla), mi sono ritrovato sul GRA a viaggiare al buio.
Ok, siamo in spending review, ottimizzeranno le spese tenendo spento questo tratto.
Ebbene, oltre venti chilometri senza trovare un maledetto lampione acceso. Ho pensato un guasto….un guasto lungo 20 Km (?). Procedendo verso l’uscita 1 (Aurelia), ho sperato di vedere illuminazione attiva ma, con amarezza ho trovato i lampioni spenti anche lì se non fosse che, sulla rampa di uscita, un riflesso ha attirato la mia attenzione e, di scatto, ho scansato un sacco dell’immondizia nero, brutto e insidioso. Ho rallentato sulla corsia di emergenza e, non essendoci nessuno, ho attraversato e a calci l’ho spostato sul margine della strada in modo da renderlo inoffensivo. Se fossi andato più veloce (pur rimanendo nei limiti legali) lo avrei preso in pieno. Considero inaccettabile che per oltre 20 Km non ci sia una lampadina accesa se non quella dei miei fari. Paghiamo tasse a non finire, imposte, accise, tasse per l’acqua, aria, gas, per i coriandoli a carnevale e porca miseria anche le luci spente???
Ebbene, i primi lampioni accesi li ho trovati su via Aurelia vicino Euronics. A quel punto mi sembrava di essere a Las Vegas, credetemi. Tra l’altro i lampioni hanno una pessima luce: fioca e gialla. Solo in alcuni tratti (ad esempio le gallerie) c’è una luce chiara, bianca e splendidamente funzionante. Quasi un anno fa, era il 3 novembre 2012, una donna è stata travolta sulla tangenziale: l’illuminazione pubblica era spenta. La legge di stabilità 2012 – 2013, che prevede tagli e ottimizzazioni dei consumi, in merito all’illuminazione pubblica, ha parlato di “affievolimento”. Come si legge in questo articolo del Sole 24 Ore, l’illuminazione perderà potenza ma non si spegnerà e allora perché diavolo non c’era una lampadina accesa per 20 km di tragitto? Ad ogni modo questo post mi fa venire lo spunto per dare due consigli fondamentali per chi viaggia di notte.
Seguite il vostro senso di sicurezza. Di notte, generalmente, si riduce e quindi si tende ad andare più piano. L’occhio vede di meno e quindi si è più cauti. Seguite questa cautela: SEMPRE.
Provate degli occhiali con lenti gialle. Io ne ho fatto uso per diversi viaggi e sono fantastici ed ecco il motivo.
Il giallo è, in assoluto, il colore che l’occhio riesce a sfruttare meglio anche in condizione di scarsa visibilità. Per questo, in teoria, i lampioni dovrebbero emettere quella fioca luce giallognola (piuttosto schifosa a mio dire). A questo proposito alcuni motociclisti mi hanno chiesto un parere circa le marche. Io ho provato la Bertoni e non sono affatto rimasto soddisfatto. Intendiamoci, le lenti sono stupende. Si riesce a guidare in modo praticamente perfetto ma la montatura che ho provato, per quanto ultra leggera e venduta come ultra resistente…era così fragile che alla quarta volta una delle stanghette si è spaccata. Chiamata la Bertoni, ho preteso la sostituzione e cinque settimane dopo eravamo da capo a venticinque. Che tristezza. Peccato perché le lenti sono ottime.