Questa volta vorrei parlarvi di un motociclista molto speciale: Totò Le Motò (http://www.totolemoto.it). Di lui si legge molto su suo sito, che vi invito a visitare, io ho estratto alcune parti della sua biografia.
Dal 2006 è sempre stato un crescendo di km attraverso posti e genti sempre più diverse. Ho capito che per me viaggiare è cercare storie, facce, gente ed emozioni prima ancora che monumenti o città. E’ la scoperta del mondo inteso come insieme disordinatamente organizzato di culture e facce e storie. Ogni incontro, paesaggio o situazione nuova il più delle volte si traduce nella conoscenza di un pezzo in più di me stesso. E una volta che si comincia è davvero difficile pensare ad altro.
Raggiungere una meta diventa un pretesto per stare sulla strada e l’imprevisto è il motore delle esperienze.
Mio padre mi ha trasmesso la curiosità per il mondo, mia madre la capacità di comunicare al di là delle barriere linguistiche. Entrambi mi hanno insegnato il rispetto dell’essere umano e la sua dignità a prescindere da pelle, credo, lingua e passaporto. Questo punto di vista e la condizione di apparente svantaggio del guidare una moto a migliaia di km da casa hanno sempre attirato la benevolenza degli autoctoni, portandomi in situazioni che difficilmente avrei vissuto con altri veicoli.
Di recente ho scoperto la gioia di raccontare le storie che incontro sul mio cammino.
Ho conosciuto questo motociclista indirettamente, attraverso un ebook che è circolato su Facebook e che si può trovare gratuitamente a questo link “Questa non è una guida. Resoconto foto-emotivo di un viaggio in moto a Samarcanda” (http://www.totolemoto.it/eventi/ebook-gratis-download-di-pasqua/). Il racconto è la fine del mondo, credetemi, è uno spettacolo leggere le esperienze di questo motociclista che, con sincerità d’animo, illustra bellezze, dubbi, paure e forze di un viaggio in terre straniere unico e meraviglioso.
Iniziata come un report sui forum di motociclismo, questa storia è diventata man mano un racconto interiore sull’esperienza del Viaggio nella sua accezione più generale. Momenti, profumi e stati d’animo narrati dall’autore in uno stile schietto e ruspante ,alla scoperta di un pezzo in più del mondo e di se stesso. Un viaggio di 35 giorni in solitaria, mai da solo, attraverso Romania, Ucraina, Kazakhstan, Georgia e Turchia per raggiungere una meta che, per quanto quasi mitologica, è soprattutto un pretesto per vivere la strada e le storie che la costellano. Una storia raccontata da parole, immagini e completata da una colonna sonora da ascoltare in streaming. Scaldate il motore e allacciatevi il casco. Si va a Est.
Il sito, chiaro e ben fatto, nasconde moltissime chicche e sorprese. Possiamo imparare molte cose sulla configurazione della moto, del team, e sugli accessori utilizzati da questo motociclista per le sue avventure ed i suoi itinerari. La foto che vedete qui sopra, è stata scattata durante il viaggio a Samarcanda. Io ho considerato questa foto l’apice del viaggio: guardatelo, se non fosse per il colletto della Spidi NL-5 (ottima giacca), sembrerebbe uno del posto. Questo è viaggiare: compenetrarsi nella realtà del paese che visiti e rispettarne le usanze.
Vi consiglio di visitare il suo sito e la sua pagina Facebook. Ho potuto messaggiare con lui e si è rivelato una gran persona. Grande Totò…continua così!