Questa mattina un quotidiano mostrava una notizia che, assieme ai provvedimenti di cui s è parlato nei giorni scorsi, va ad inserirsi nel progetto di messa in sicurezza delle strade italiane. Il provvedimento è già attivo e ha già le prime “vittime” (per fortuna considerando i soggetti). La strada? La Pontina ovviamente. Leggete qui.
La Pontina viene considerata una delle strade più pericolose d’Italia. Sarà forse per questo che il nucleo della Polizia Stradale di Latina l’ha scelta per alcuni dei suoi test. A darne notizia è il Corriere della Sera in un articolo in cui si legge:
La Polstrada di Latina sperimenta «Provida» un sistema tutor che misura la velocità in viaggio: fino a 10 sequestri in un solo turno; multe salatissime, da 527 a 829 euro
Il funzionamento è semplice. Un auto civetta si mette dietro a quella da controllare ed un computer montato a bordo effettua i dovuti rilievi per stabilire la velocità.
Lo hanno ricevuto in dotazione le pattuglie della Polstrada in servizio sulla strada regionale 148: grazie a questo nuovo strumento, in un solo turno di servizio arrivano a ritirare anche dieci patenti.
Una delle “vittime”, per l’appunto, è stato un signore piuttosto anziano che, a quanto pare, andava ad una velocità superiore ai 190 Km/h
Appena qualche giorno fa un automobilista è stato pizzicato a una velocità media di 178 chilometri orari, quando il limite sarebbe di 90. E c’è stato anche di peggio. Come l’anziano signore al volante di un Suv che viaggiava a oltre 200 chilometri orari su una complanare.
Riconoscere l’auto civetta è sostanzialmente molto difficile. Gli agenti, comprensibilmente, utilizzano un’auto anonima e piuttosto comune.
A bordo di un’auto civetta, una vecchia Subaru Impreza, fanno avanti e indietro sulla Pontina a caccia dei pirati del volante. Si fanno sorpassare e poi li mettono nel mirino della telecamera del «Provida»: così si chiama il nuovo tutor mobile, una sofisticata apparecchiatura che consente di registrare tempi e spazi di percorrenza, e quindi la velocità media di un veicolo. Bastano 400 metri per certificare la contravvenzione. Una novità importante nella battaglia complicata e rischiosa che quasi ogni giorno conducono gli uomini della polizia stradale di Latina.
Questo provvedimento, per l’appunto, si inserisce tra gli altri che sono in fase di sperimentazione/attuazione come, ad esempio, la possibilità di essere multati dalle telecamere delle autostrade (caselli e punti di passaggio). Le sanzioni riguarderebbero sia le mancate revisioni, sia eventuali problemi dell’auto (fari rotti, stop non funzionanti, etc…).
Ecco il link dell’articolo.