Ed eccoci con la nuova moto, una BMW F800 GS in versione 2017. Una nuova avventura sta per iniziare dopo lo spiacevole furto di cui vi ho reso raccontato. Vediamo le caratteristiche principali.
Di articoli che parlano di questa moto ce ne sono veramente tanti, eppure io sono intenzionato a raccontarvi la mia esperienza solo riguardo le caratteristiche principali.
GAS Elettronico: Ride by Wire
Un sensore posto sulla manopola del GAS trasmette direttamente le informazioni alla centralina ed al motore. L’apertura del GAS viene quindi gestita in modo completamente elettronico, facilitando l’intervento e la cooperazione tra i vari sistemi i sicurezza. Per essere più preciso cito un intervento preso dal forum Tingavert:
La manopola del gas agisce su un potenziometro e manda un segnale alla centralina. La centralina elabora il segnale ed in base ai dati di altri sensori, decide quanto aprire la farfalla.
La mia prima impressione è stata strana. Apparentemente la moto reagisce più lentamente e la progressione di marcia è più soft, più lineare. In realtà è semplicemente una questione di sensibilità. L’acceleratore è diventato particolarmente reattivo ed in modalità road le accelerazioni sono comunque soddisfacenti.
È un po’ presto per darvi un giudizio. Diciamo che essendo in rodaggio, e non potendo superare i 5.000 giri, sono un po’ in difficoltà nelle spalancate ma nel complesso la sensazione è buona e la precisione è superiore a quella del normale acceleratore a filo.
RAIN: modalità pioggia
Quando piove le nostre strade diventano un delirio. A Roma abbiamo diversi problemi: sampietrini, segnaletica orizzontale in rilievo e scivolosa, grate di metallo altrettanto insidiose, e così via. La modalità RAIN consente alla centralina di rendere il GAS elettronico meno reattivo, facilitando il mantenimento della tenuta di strada. Con una guida tranquilla la modalità RAIN è veramente utile, ve la raccomando.
ABS Integrale
La versione 2017 porta con se le principali novità che BMW ha fatto nel campo della sicurezza stradale, la prima è l’ABS integrale. L’ABS, come molti sapranno, consiste di modulare la frenata per evitare il bloccaggio della ruota posteriore. Il calcolo viene effettuato da una centralina in grado di eseguire milioni di operazioni al secondo. Originariamente l’ABS era stato predisposto esclusivamente sulla ruota posteriore permettendo, in caso di frenata, il bloccaggio di questa.
Nella versione attuale l’ABS è stato previsto anche sulla ruota anteriore. Questo perchè l’ABS è un sistema che lavora sia da solo, sia in concerto con gli altri sistemi di sicurezza ed, in particolare, con il sistema ASC. Il tutto per garantire sicurezza tanto in frenata, quanto in corsa.
Ho avuto modo di testarlo con una frenata brusca: potete tirare a fondo la leva del freno, o pigiare il pedale fino a fine corsa. La vibrazione che vi avverte che l’ABS sta intervenendo si fa sentire ma la moto non scoda, dimenticatevi l’effetto devastante di sbacchettamento.
ASC-Automatic Suspension Control
Il controllo automatico delle sospensioni (ASC) garantisce migliore stabilità in fase di guida. Essenzialmente questo sistema evita gli slittamenti, operando direttamente sul gas e sulla potenza del motore al momento critico.
Quando la ruota posteriore supera la velocità della ruota anteriore in modo sensibile, il sistema interviene riportando la velocità ad un regime normale. Questo evita gli sbandamenti quasi sul nascere.
Il sistema ASC lavora con i sensori ABS in modo da stimare sia la velocità della ruota anteriore, che quella della ruota posteriore. L’attivazione del sistema viene segnalata dall’accensione di una spia luminosa sul quadro strumenti.
In passato (tipo nel 2011) i proprietari dei primi ASC lamentavano interruzioni di gas troppo sgraziati, con conseguenti sbandamenti della moto (è un paradosso ma è proprio così). In realtà la situazione è decisamente migliorata grazie al gas elettronico e grazie ad una mappatura del motore più precisa. Resta comunque importante capire che la situazione urbana può dare adito ad attività sgradite di questa tecnologia.
Un cambio tutto nuovo
La BMW F 800 GS aveva, tra i vari problemi, un cambio molto legnoso. Il passaggio 1-2 era veramente fastidioso e a volte persino la scalata era imprecisa. In off-road molti utenti lamentavano l’impossibilità di cambiare velocemente e il salto della marcia.
Tutto è stato risolto dalla versione 2016 che si presenta con un cambio tutto nuovo, preciso e molto rapido. Questo renderà molto meno frustranti le sessioni di guida.
La prima si innesta con una considerevole riduzione del saltello dato dall’innesto. Tutte e sei le marce entrano comodamente e senza sforzi, sia in salita che in discesa.
EURO4: un motore grintoso
Dopo il 2009 le BMW F 800 GS pare abbiano avuto un decremento di briosità. Io posso dire poco a riguardo, non avendone guidate molte ma certamente si notava un leggero rallentamento delle prestazioni.
Il motore EURO4, oltre ad aver ridotto i consumi, il rumore e le emissioni, ha aumentato la risposta dei regimi medi, rendendo la mucca più divertente da guidare come erano le edizioni passate.
La riduzione dei consumi, oltre al motore completamente rivisto, è determinata anche dal GAS elettronico.
Il suono emesso dalla marmitta è meno scoppiettante e leggermente più cupo dando un carattere più solido alla due ruote.
Ciclistica
Impeccabile, la moto è di 15 kg. più leggera delle versioni precedenti, il telaio conferisce comunque una buona sensazione di guida. Il serbatoio è leggermente più stretto e la dotazione delle Anakee III è una scelta veramente ottimale per garantire una guida sicura e divertente.
Enduro
Gli appassionati di ENDURO dovranno attendere il primo tagliando per attivare la modalità fuori strada. Questo perchè BMW, dopo il primo cambio olio, attiverà una chiavetta elettronica che sbloccherà la mappatura del motore. Tale chiavetta vi verrà consegnata al ritiro della moto e dovrete portarla con voi quando sarà compiuto il primo tagliando.
Elettronica spiccia
Una curiosità riguarda l’impianto elettrico. Sotto al finto serbatoio, accanto alla presa di servizio, è presente ora un fusibile. La cosa mi pare non fosse presente nelle altre versioni ed è particolare come scelta considerando che il CAN-BUS dovrebbe avere risolto il problema dei fusibili. Vi riporto l’immagine dal manuale ufficiale.
Conclusioni
È una moto sicuramente particolare per chi, come me, viene dal modello 2009. Più moderna, più automatica e con un feeling di guida tutto da scoprire. Per ora, e ci ho fatto solo 38 chilometri, il mio giudizio è più che positivo ma avremo molta strada da compiere ed io potrò saggiare la meccanica e l’elettronica di questa nuova F800GS a fondo.
Ancora ce l’hai? Il modello 2016 che tu sappia quello con i fianchetti in alluminio ma lo scarico vecchio disegno ha l’acceleratore ride by wire?
Ciao Stefano: ebbene sì, ancora ce l’ho nonostante numerosi problemi che mi ha causato. Non so rispondere alla tua domanda ma penso di no, perchè ricordo che quando l’andai a comprare mi dissero che era una novità di quel modello (magari era solo una risposta data dal commerciale).
Ciao. In particolare che problemi hai avuto?Ho preso la stessa moto
Ciao Carlo, innanzitutto grazie di aver scritto. Purtroppo, come avrai avuto modo di scoprire dal blog e dai video su YouTube che ho postato i problemi sono stati diversi e molto seri. Iniziamo con il dire che i problemi minori (ad esempio sul motorino di avviamento o sul regolatore di tensione) non sono stati opportunamente identificati dai tecnici, divenendo poi via via più seri. Inoltre c’è stato un serio problema alla centralina, guastatasi pochi mesi dopo l’uscita dalla garanzia e cambiata a caro prezzo con un contributo minimo da parte di BMW (il guasto non era prodotto da me). Poi si è rotta la pompa dell’ABS che richiede oltre 1.200 euro per essere sostituta, anche qui guasto di fabbrica…ho raccontato un po’ tutto tramite post e video. Con questo il mio auspicio è che la tua esperienza sia nettamente migliore rispetto alla mia.