Questa mattina ho fatto la mia prima esperienza in fuoristrada. La zona designata era una montagna nei pressi di Pereto (Carsoli – Abruzzo). L’esperienza é stata positivamente traumatica e ora vi spiego perchè e credo che chi vuole cominciare a conoscere questo mondo, potrebbe trovare giovamento dalla lettura di questo articolo.
La mattina inizia con un po’ di incertezza mista a paura. Le passate esperienze in fuoristrada sono state poche e non proprio positive. La mia guida é il marito di mia cugina che poco prima dello sterrato mi porta su una serie di salite sempre più ripide e sempre più strette. Alla fine le case hanno cominciato a scarseggiare e le utilitarie hanno lasciato il posto alle jeep e finalmente eccola: una distesa di sassi bianchi. I motori si fermano ed iniziano i consigli:
Vieni dietro di me e passa dove passo io. Non sterzare per evitare che l’anteriore si chiuda e non caricare troppo sulle braccia. Per il momento andiamo. Venti minuti dopo capisco che non potrò tornare indietro e, nonostante la voglia di fare inversione sia tanta, decido di proseguire. Fino a quel momento credevo chw ciò che avevo fatto nellle precedenti esperienze potesse essere definito fuoristrada ma la realtà mi ha sentito. Come si può governare una moto di 200Kg mentre galleggia su sassi appuntiti? Credetemi, si può e quei consigli, uniti ad una certa capacità di gestione della frizione, vi permetteranno di superare gli ostacoli più difficili. Però l’importante è che andiate con uno bravo e che seguiate i suoi consigli… Non come ho fatto io.
In prossimità di un avvallamento, invece di fidarmi della moto, ho preferito passare per il prato: MAI ERRORE PIÙ GRAVE.
L’anteriore scivola, chiude e ZAC, a terra. Niente di grave perché la moto è affondata nell’erba ed io sono caduto a tre centimetri da una cacca di mucca dalle dimensioni non indifferenti. Perché é successo? Perché dietro l’aspetto bello compatto, in realtà si celava una viscosità insidiosissima.
Raccolta la moto ho capito l’importanza di osservare le regole e di essere in due.
Salite, discese, pietre, fango e pozzanghere che, vi assicuro, metteranno a dura prova il vostro spirito da novizio. Solo due ore dopo siamo tornati sull’asfalto ed è stata un’emozione fortissima.
Non so se rifarò fuoristrada ma vi assicuro che dopo due ore comincerete a sentirvi più padroni del vostro mezzo. Il tutto mentre attraverserete vallate e sentieri dalla bellezza unica.
Preparatevi a sporcarvi quindi, qualche consiglio.
- Smontate bauletto e borse laterali
- Vestitevi a strati
- Portate una maglietta e un maglione di ricambio, non so voi ma io sono arrivato sudato fracico.
- Fate benzina prima di partire.
- Niente panico
- Seguite i consigli
- Non fate glj eroi.
E ora gustatevi le foto… Grazie Christian!