Siamo partiti di buon mattino perché ho truccato la sveglia e l’ho fatta suonare un’ora prima, qualcuno doveva farlo. Partiamo in direzione Sintra ma a fine giornata saremo a Belem. Oggi è tosta ragazzi.
Oggi è una di quelle giornate complicate e piene di cose da vedere, dove il fatttore tempo è essenziale per la riuscita della giornata. Il mio trucco ci fa guadagnare circa 30 minuti di anticipo sulla tabella di marcia. Fa freddo, è umido e c’è foschia ma il tempo migliorerà tra qualche ora.
Sintra
Se andate a Sintra fermatevi alla pasticceria Piriquita e prendete il dolce tipico Queijadas, un mini tortino al sapore di cannella molto gradevole. La pasticceria è attiva dal 1862, non sono novellini.
Dal punto di vista turistico Sintra è organizzata benino. Studiatevi prima le tappe perché le distanze tra una e l’altra potrebbero non esser corte. Un esempio è il Castelo de dos Muoros che, fondamentalmente è in cima ad una montagna.
L’intero parco che raccoglie il Castelo de la Pena è a due poco meraviglioso ma preparatevi a delle scarpinate molto lunghe per raggiungere i luoghi più remoti come la Cruz Alta mentre il castello offre una visita guidata a senso unico per la parte interna dello stabile.
Il Castello dei Mori svetta su Sintra con le mura praticamente intatte. Questa gita consiste nel salire e scendere dalle varie torri e guardare il panorama da punti diversi.
La gita vale la pena solo se avete una buona resistenza fisica. Già che eravamo a Sintra ci siamo allungati al Monastero dos Capuchos la visita non ci ha esaltato molto. Per carità fa effetto vedere come abitavano i monaci ma è altrettanto vero che il luogo turistico è profondamente trascurato.
Ricordatevi che vi conviene parcheggiare sulla montagna e non in città e ricordate che il pozzo dell’iniziazione (posizionato alla Quinta de la Regaleira) ha una biglietteria 400 m. più in alto rispetto l’uscita e che, al momento della presente recensione, non accetta carte di credito.
Si tratta di un pozzo di 27 metri dalla forma tutta particolare ed è simbolo della connessione tra terra e cielo.
Andiamo via da Sintra veramente stanchi, abbiamo 19km fatti a piedi, sotto il sole, all’interno di parchi con salite e discese molto ripide. L’acqua non scarseggia per fortuna ma siamo appena all’inizio, ci aspettano ancora diverse visite di cui quella più rilevante è a Cabo da Roca.
Cabo da Roca è il punto più a ovest di tutta Europa, ad accogliervi ci sarà una scultura ma soprattutto una scogliera dove i più avventurosi potranno scattare foto emozionanti.
Praia do Guincho merita attenzione per la sua sabbia bianca e per gli amanti di kite-surf che si radunano lì per volare sulle onde tutti assieme. Abbiamo fatto qualche scatto ma siamo ripartiti quasi subito.
Arriviamo a Belen intorno alle 21.00, siamo stanchi e abbiamo le gambe a pezzi, decidiamo di mangiare in un locale troppo lussuoso per i nostri canoni e di andare a mangiare un dolce alla celebre pasticceria Pasteis de Belem che dal 1867 regala emozioni dolci tra cui dei dolcetti tipici di Belem, venduti caldi in confezioni che, in effetti, ricordano delle cartucciere.