Lisbona: nota integrativa

Girate senza meta, girate senza obiettivi . Pensare di vedere Lisbona in uno o due giorni è difficile: intendiamoci potrete vedere i monumenti ma vi perderete la parte “umana”. Le guide? Bah…

Quando parlo di Lisbona parlo dei musicisti lungo la baia, dei colori, dei discorsi fatti nei vicoli in cui troverete i murales. Delle donne che stendono i loro panni e si parlano dai balconi. Scoprirete che in alcuni locali il cibo dei turisti viene cucinato per strada su griglie unte e bisunte. Non fate gli schifiltosi perché poi, non sapendolo, direte che è cibo saporito.

Con Laura abbiamo visto molto di più girando a zonzo piuttosto che seguendo la guida che aveva comprato e guardando le mappette raccattate ovunque. Considerate che per capire dove saremmo dovuti andare, di media, impiegavamo 10 minuti senza trovare una meta precisa.

Le cose più divertenti le abbiamo scoperte per caso, non sono su nessuna guida e una foto in meno ad una statua (di cui vi dimenticherete dopo 5 minuti) vi farà guadagnare un’esperienza in più.

Gli odori…Lisbona è città di mare, sentite gli odori, andate nel mercato e rubate con gli occhi.

Nelle due ore più calde prendete una bevanda fresca e mettetevi sotto un albero all’ombra accanto a qualche portoghese che legge. Guardate la città con i suoi occhi, i suoi sono abituati…i vostri no.

Non dico che non dovete guardare i monumenti ma vi faccio una domanda: cosa pensate che vi rimanga della città dopo tre anni? Il ricordo della statua o le emozioni che potete aver vissuto in giro nei vicoli scoprendo segreti?

Spiate i cercatori di granchi, che saranno poi serviti sulle tavole. Il contrasto dei colori di Lisbona va vissuto di giorno come di sera.

Se aveste bisogno di aiuto andate agli INFOPOINT contrassegnati con una lettera “i” parlano italiano e vi aiuteranno tantissimo. Sono cordiali e sorridono.

Perdete qualche minuto a guardarvi attorno, a guardare le persone che vi passano accanto. Fanno folclore.

Ad esempio la Sè di Lisbona a me non è piaciuta molto a differenza della Igreja de Santo Antonio più luminosa, più “leggera” m parliamo anche di due stili architetturali profondamente differenti.

Laura mi ha insegnato una cosa che avevo completamente sottovalutato: se avete sete comprate le bevande dai “bangladini” il prezzo avrà il ricarico minimo.

Attenzione ai TukTuk i piccoli veicoli a tre ruote, hanno prezzi spropositati. Ad una turista hanno richiesto 50 euro per 30 minuti di gita, raccomando i mezzi pubblici.

C’è una cosa molto bella del Portogallo, ho notato molta religiosità e molta attenzione agli anziani, soprattutto da parte delle donne. Questo lo rende sicuramente un paese migliore di altri.

Parliamo un attimo di civiltà, l’autista dell’elettrico 28 si è arrabbiato con alcuni turisti perché sono scesi dall’entrata del tram impedendo a chi doveva salire di farlo correttamente: civiltà. Sul 28 il conducente farà la differenza. Salire con il ticket o rischierete di pagarla cara. Ad una signora ha chiesto 3 euro a biglietto, ad un “poveraccio” (passatemi il termine) ha chiesto 2,50 euro. Lui è la legge sul tram !
Fate la gita, ne vale la pena e vedrete come cambia la città a seconda delle zone. Prendetelo più in periferia così lo troverete vuoto.

Assaggiate il Pan de Deus, si compra vicino al mercato Ribeira. È pane al cocco, molto buono.

Insomma viaggiate perché questo vi assicuro è il metodo migliore. Vedrete forse meno monumenti ma vivrete più intensamente. Quando andrete via vi mancherà il profumo del mare.

Già che ci siete date un’occhiata a questo manifesto trovato ad una fermata dell’autobus.

Lisbona è piena di associazioni culturali tra cui l’APPA incaricata di difendere la cultura di Lisbona.

Infine il fado…assicuratevi di andarlo a sentire. Noi ci siamo rivolti a questo link che sembra ben fatto.

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