Italia-Olanda: Giorno 01 – Amsterdam arriviamo!

Per la verità dobbiamo ancora andare a letto: partiamo domani ma io inizio a scrivere sin da ora. Il brivido del viaggio è lontano, in profondità, devo scavare un po’ per sentirlo. Mi preoccupa altro…

Partiamo con uno spirito diverso. È un’estate movimentata per Laura, questo viaggio è stato in forse fino a qualche ora fa. Non abbiamo pianificato nulla: tappe, hotel, strade, cibo. Non abbiamo fatto nulla se non accettare di partire ma per lei è più difficile. La guardo in balcone, a fumare una sigaretta mentre è seduta sulla soglia di marmo che la divide dal parapetto.

Ho imparato che la felicità non è qualcosa di desiderabile. Bisogna desiderare la serenità, è più intelligente secondo me. Meglio essere costantemente sereni che felici per poco.

Amsterdam inizia così, con lei che si lascia incuriosire da mulini, foto, consigli e sbircia qualche hotel. Sì, credo voglia partire e credo di volerlo anche io. I viaggi in moto formano le persone: ti obbliga ad entrare in contatto con una dimensione diversa di te.

Scopriremo domani cosa riusciremo a fare e come, ma andrà bene comunque. Per ora spengo la luce. Buonanotte.

Si parte!

Sveglia di buon mattino e via, ultime cose messe in valigia e via…il carico bagagli va liscio anche se qualche maglietta è rimasta in garage. Le otto ore si sopportano meglio con una pausa di 30 minuti ogni due ore anche se questo significa guidare per più tempo.

Arriviamo al passo del Gottardo e ci troviamo davanti ad un cantiere (esattamente come la nostra precedente esperienza). Ti fanno passare scaglionati per questo tunnel lunghissimo che sembra l’anticamera dell’inferno: fuori 28º e dentro 39.5º. La cosa che mi piace della Svizzera è che c’è rispetto delle distanze di sicurezza e salvo qualche idiota, guidare è molto piacevole. Forse le persone non ci arrivano ma rispettare le distanze significa riuscire a fare le manovre con molta tranquillità; dal sorpasso all’immissione.

La faccenda dell’albergo

Ve lo avevamo detto: avremmo provato ad andare come randagi e così abbiamo fatto. A 30 minuti da Lucerna ci siamo fermati per un albergo e Laura ne ha scelto uno che ci ha spiazzato.

  1. L’albergatore ci ha rimproverato perché abbiamo prenotato con ritardo (invece che esser grato dell’arrivo di ospiti nuovi)
  2. Laura ha sperimentato il “piacere” di pagare una bottiglia d’acqua 9 euro.
  3. Hanno dei cioccolatini buonissimi
  4. Laura ha dichiarato guerra all’albergo e ha promesso di strafogarsi al buffet di colazione (ci cacceranno senza pietà).

Stiamo bene ma siamo anche molto stanchi, avrei voluto caricare le posizioni GPS su GoogleMaps ma la vedo difficile: tenterò altrimenti dovrete aspettare il ritorno.

Domani…

Domani si esce dalla Svizzera e passando per la Germania si arriva in Olanda. Eviteremo Amsterdam per il costo eccessivo. Saranno altre 10 ore effettive di viaggio ma speriamo bene.

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