Italia-Olanda: Giorno 04 – Amsterdam

Ci siamo mossi con calma e sfruttando il biglietto da 24 ore siamo tornati al centro.

C’è una notevole resistenza al freddo e alla pioggia (quella leggera). I bambini girano senza giacca anche con il vento tagliente. E sì perché il meteo ci grazia dai temporali ma c’è una cappa color piombo che rende difficile apprezzare i colori della città.

Abbiamo fatto colazione in un baretto gestito da una ragazza giovane. Croissants al cioccolato e caffè (che non era male) e poi abbiamo ripreso. Ovviamente il caffè era americano, perché abbiamo dimenticato di chiedere l’espresso.

Il mercato dei fiori

Non si può non visitare il mercato dei fiori ad Amsterdam.

Una distesa di imbarcazioni a perdita d’occhio piene di colori e profumi. Andiamo anche in un negozio a provare dei formaggi e rimango attratto dal copricapo tradizionale olandese, guardate quanto è particolare.

Ma le sorprese non finiscono, arriviamo al Rijks Museum e un inserviente dispone circa dieci tele nel giardino e chiunque può provare a disegnare senza pagare nulla, completamente immersi nel verde e chiaramente Laura ha provato (essendo decisamente più brava di me).

C’è un senso di voler creare cultura in molti angoli della città. Con il coinvolgimento di chiunque. L’esperimento del museo è stato formidabile, adulti e bambini hanno provato a dipingere ciò che sentivano.

È stata davvero un’esperienza emozionante. Lo staff del museo si preoccupava di fissare il colore e permetterti di continuare.

Pranziamo nel parco antistante il museo di Van Gogh e ci concediamo qualche minuto a guardare una partita di frisbee. Anche questo è folclore, credetemi.

Tenete conto che Amsterdam vanta una buona cultura dell’integrazione fin dal XVI secolo e questo la rende particolarmente apprezzabile. Nella storia questo ha portato cultura oltre che ricchezza.

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