Dopo essere stato oltre un mese senza moto e con il caldo rovente di Roma, il minimo che potessi fare era partire per la montagna e così oggi, con oltre 495 km percorsi, abbiamo fatto uno splendido giro a Campo Imperatore e d’intorni.
Siamo partiti non troppo presto: le 11:30 e a Roma c’erano 38°C che rendevano difficile persino la percorrenza a 130 km/h con la sensazione di avere un asciugacapelli puntato in faccia. La strada, peggiorata dai lavori sulla Roma-L’Aquila, si è sbloccata dopo Carsoli ma per lo meno la temperatura è scesa gradualmente.
Quando siamo arrivati all’Ostello dello Zio c’erano 18 gradi: ben venti gradi in meno. Si stava magnificamente, abbiamo divorato un panino con salsiccia e peperoni (Laura) e una ventina di arrosticini di pecora ma, cosa più importante, ci siamo goduti Campo Imperatore d’estate.
La discesa verso Rigopiano è un pianto per le condizioni dell’asfalto tant’è che nel nostro viaggio di rientro, di cui vedete la traccia qui sotto, la moto si è comportata egregiamente quando siamo saltati in piena piega a causa di uno smottamento serio dell’asfalto.
Vi raccomando anche di dare uno sguardo al video che ho fatto per raccontarvi la gita. Mi spiace che non ci siano le riprese della risalita da Rigopiano a Campo Imperatore, fatta allegrotta tra mille difficoltà dovute all’asfalto assurdo.