Il vento caldo solleva un cumulo di foglie ormai secche in un parcheggio deserto, Roma si sta già iniziando a svuotare. È stato un semestre impegnativo, la città ha voglia di evadere.
L’asfalto è bollente neanche fosse quello delle strade assolate che frequento quando vado fuori dalla Capitale, no…oggi è il giorno dell’ennesimo trasloco. Quattro mesi in una stanza che sarà al tempo stesso anche il mio ufficio e dalla finestra, in tutta la sua reale brutalità, mi appare il cortile interno del condominio nel quale alloggio. Davanti a me due finestre scure lasciano a malapena intravedere il lucernario di un garage e neanche qualche istante dopo un faro si accende e riconosco la sagoma del GS.
Sarà una calda estate assolata, un po’ come abbiamo imparato a conoscerla dai film di Verdone. Una di quelle strade fatte da parcheggi abbandonati, conodomini dalle saracinesche chiuse e spiagge piene. Speriamo, significa che la normalità non ci ha abbandonati…speriamo.
Con i lavori di ristrutturazione, i casini vari da gestire, non andrò lontano. Non si parte: niente Normandia, niente Algeria, niente Spagna… rimarrò nel Lazio ma ciò nonostante penso che sarà un’estate memorabile perchè si sa che anche con il COVID-19…questa stagione è magica.
E voi dove andrete invece?