Piove, dannazione. La giornata di oggi la passiamo al chiuso ma in due posti speciali.
Museo Albertina
Il magnifico palazzo che ospita uno dei musei più importanti di Vienna unisce sfarzo a storia greca e non solo. Ci voglio due o tre ore per visitarlo decentemente ma vi perderete in disegni e pitture mitologiche ma anche Picasso, Monet, cubismo. Insomma all’Albertina troverete tutto, e capirete di essere arrivati davanti ad un Monet o ad un Modigliani per il nuvolo di persone che ci saranno intorno.
Prima di passare al castello era d’obbligo passare al Sacher Caffè.
Iniziate dall’ultimo piano se cercate l’arte più moderna e poi scendete ma prendetevi del tempo per sentirvi dentro, ne vale la pena. Verso l’ora di pranzo abbiamo concluso la nostra gita e vi siamo andati a riposare per quella successiva il cui titolo dice tutto: il castello di Schoenbrunn.
Il caffè Sacher
Portate pazienza: saranno lenti. Noi abbiamo aspettato 40 minuti e i tavoli erano vuoti. I locali sono due: quello classico e quello più moderno (con meno fila) ma la Sacher è la stessa.
Il problema di base è che sono LENTISSIMI. Non incastrate questa visita tra altre due. A noi la Sacher non ha entusiasmato, anzi ci ha lasciato piuttosto perplessi. Dura, secca e non gradevole. La sensazione è stata quella di essere incappati in un “luogo per turisti” dove di tradizionale non c’è niente.
Il castello di Schoenbrunn
Il FlexiPass di tre visite ci ha permesso di risparmiare tempo e denaro. Niente fila per comprare i biglietti e una decina di euro risparmiati. Per oggi che piove è stata una soluzione. Il problema è che la visita va prenotata in anticipo quindi quando arriviamo non ci fanno entrare. L’abbiamo fissata per domani nel primo pomeriggio.
Quindi in definitiva attenzione!
- Fate il FlexiPass
- Prenotate la visita al castello altrimenti rischiate il sold out. In quell’occasione passeranno i QR del FlexiPass e vi faranno la stampa del biglietto
- Arrivate 10 minuti prima ai gate di ingresso.
La cena da Figlmüller
A Vienna c’è un posto che si chiama Figlmüller ed è specializzato nella wienerschnitzel ossia la “cotoletta panata sottile”. Ne ho mangiate molte anche in Germania ma questo posto è tipico e abbiamo prenotato.
La cotoletta ha invece soddisfatto tutte le aspettative, il locale offre solo bevande austriache qui dimenticatevi CocaCola o analoghe. Provate uno dei loro vini o il succo d’uva se siete astemi: l’acqua costa troppo. Durante la cena abbiamo conosciuto altri italiani: Maurizio e Ilaria, che stanno facendo un giro bellissimo e ampio. Buona strada ragazzi, divertitevi sempre.
La faccenda dell’acqua
Sul discorso acqua va fatta una precisazione: è una scelta dei ristoratori perché al supermercato sotto al nostro hotel, il costo è nella media italiana.