ITA-AUS: giorno 04-Vienna

Oggi due tappe: il castello di Schönbrunn e la gita sul Danubio, vediamo come sono andate.

Nota di colore: la sicurezza a Vienna

C’è una nota di colore che vi voglio raccontare. Vi sarà capitato di vedere a Roma (o in altre città italiane) i negozianti svuotare le vetrine prima di abbassare le serrande. Ecco, al centro di Vienna le vetrine rimangono allestite (con tanto di Rolex o Cartier) e i negozi nemmeno hanno le serrande. C’è un pervasivo senso di sicurezza pur non avendo mai visto pattuglie a spasso per le strade.

La gita sul Danubio

Tra vicoli e vicoletti arriviamo al molo su cui è ormeggiata la barca che ci farà fare la nostra gita.

La gente sta già facendo colazione a bordo, mentre noi l’abbiamo gia fatta in una delle pasticcerie vicine. Quando saliamo a bordo ci viene servito un menu: il caffè espresso costa 3,30 euro. No, non è così tanto normale perché al supermercato il caffè espresso viene erogato dalla macchina ad 1 euro!

Il contrasto tra classico e moderno lo potete vedere da voi nelle foto. Vienna ci sta lasciando interdetti, sto valutando di fare un video per spiegarvi bene perché non si può certo dire che sia una brutta città ma non è tradizionale come si spera. D’altronde bisogna considerare che è la capitale ed è un polo multiculturale e turistico notevole. Ci sono comunque dei murales che sono opere d’arte e mentre navigavamo una coppia di artisti si dava da fare.

Per lo più però non vedrete cose tipiche, motivo per cui non mi sento di consigliare la gita in battello. E comunque piove anche oggi, poco ma piove.

Il castello di Schönbrunn

Torniamo ma questa volta abbiamo i biglietti e qui di problemi non dovrebbero esserci. All’interno del castello non è possibile fare foto ma posso dirvi che è indubbiamente bello, soprattutto quella che viene chiamata la Grande Galleria ma non regge alcun confronto con la Reggia di Caserta perché di tutte le principali stanze solo la Grande Galleria viene considerata un’opera totale ossia una sala con soffitti affrescati e pareti rococò. C’è da dire che il resto delle stanze dopo la Grande Galleria sono decisamente più belle e particolari. Vale la pena vedere l’interno? Sì, assolutamente.

Ci siamo poi concentrati sui giardini dove invece era possibile fare le fotografie.

I giardini meritano tempo e non hanno costi: sono gratuiti. Vi si accede dal lato destro del palazzo e si perdono in viottoli e stradine. Alcune cose sono a pagamento: lo zoo interno o la terrazza alla fine del parco.

La cena tradizionale

Dopo esserci riposati un paio d’ore in albergo, ci prepariamo per andare a mangiare e lo facciamo in un posto tipico perche questa è la nostra ultima cena a Vienna (domani vogliamo andare a Bratislava).

Scegliamo come locale Griechenbeisl per due ragioni: il gulasch e il bollito. Il ristorante ispirava Priscilla e così lo abbiamo prenotato. Il posto si è rivelato tradizionale e semplicemente ottimo: Priscilla ha ordinato del gulasch mentre io del bollito. Date un’occhiata alle foto!

La torta che vedete alla fine è quella preferita dal Kaiser ed era semplicemente ottima. Ve la raccomandiamo entrambi! Vi lascio con alcune foto di Vienna di notte!

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